Fluidificazione e svuotamento serbatoio olio combustibile denso

Pompaggio e fluidificazione di circa 4.000 mc di olio combustibile denso con rilevante presenza di frazioni pesanti di idrocarburo ed acqua

Oggetto del lavoro

Pompaggio e fluidificazione di circa 4.000 mc di olio combustibile denso con rilevante presenza di frazioni pesanti di idrocarburo ed acqua, contenuto in un serbatoio di stoccaggio verticale fuori terra, verso autocisterne che, in tempo reale, lo devono trasportare agli impianti di trattamento.

Procedura operativa utilizzata

Nell’olio è stata riscontrata una percentuale di quantità di acqua non inferiore al 10%.

Le maggiori criticità di questo lavoro, da eseguire in periodo invernale, erano principalmente rappresentate:

  • dal fatto di dover riscaldare il prodotto e di mantenerlo ad una temperatura idonea per poter operare con un prodotto sufficientemente fluido per poter svolgere con efficienza le operazioni di pompaggio, carico, trasporto e scarico a destino, senza incorrere in uno stato anche solo di parziale solidificazione dello stesso;
  • dal fatto di garantire il trasferimento di olio alle cisterne nelle quantità e nelle tempistiche necessarie e prevedendo, inoltre, dei transitori di tempo causati da possibili inconvenienti non ovviamente predeterminabili né per numero/frequenza, né per durata di ogni singolo possibile evento.

fluidificazione serbatoio ocd

Per tutta la durata del lavoro, operando H24, l’olio è stato quindi continuamente riscaldato alla temperatura convenuta.

La procedura di riscaldamento è stata realizzata mediante un ricircolo del prodotto nel serbatoio:

aspirazione dell’OCD dal serbatoio, invio dell’OCD ad uno scambiatore di calore e pompaggio dell’OCD nel serbatoio; utilizzo inoltre di pompe di trasferimento di vario tipo, unità Combi di pre-trattamento per omogeneizzare l’OCD, batterie di filtri, serpentini di vapore per la tracciatura delle linee provvisorie utilizzate, sensori e termosonde per un costante controllo della temperatura.

Per il riempimento delle autocisterne, si è operato come segue: dopo il riscaldamento, raggiunta cioè la temperatura prevista, da una derivazione posta vicino alla valvola di fondo del serbatoio, opportunamente predisposta, l’OCD è stato inviato alle autocisterne. Sempre in contemporanea, veniva svolta l’attività di riscaldamento, trattamento, filtrazione e di circolazione dell’olio.

Tutta l’operazione si è svolta con circuiti chiusi ed emissioni in atmosfera prossime allo zero; l’aria in uscita dalle autocisterne è stata opportunamente filtrata con unità mobili a carboni attivi, prima del suo rilascio in atmosfera.

Tutte le operazioni sono state eseguite nelle tempistiche e con le cadenze richieste, in piena sintonia con il Cliente finale e con la piena soddisfazione dello stesso.

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